WEBHOME LOG - RIVEDI GLI EVENTI IN PARROCHIA DEGLI ANNI PRECEDENTI
Le celebrazioni del giorno di Natale 2022
I Cantieri di Betania con S.E. Monsignor Claudio Maniago presso il Seminario Pio X di Catanzaro - 27.11.2022
Sinodo 2021 2023 Secondo Anno - Programma dell'incontro "I cammini di Betania" del 27.11.2022 ore 16:00 presso Pontificio Seminario "San Pio X" di Catanzaro
Catechesi "Una Comunità interroga se stessa" mercoledì 12 ottobre 2022 ore 18:30
Programma Comunità in viaggio Parrocchie San Nicola di Bari (Pentone CZ) e Madonna di Pompei (CZ) 10-11 dicembre 2022
Santa Supplica ed Agape Comunitaria in Parrocchia (02.10.2022)
L'Onomastico in Parrocchia di Aurelia (25.09.2022)
Orario autunnale - invernale 2022
Concluso il viaggio Parrocchiale con la Parrocchia San Nicola di Bari di Pentone (CZ)
II Viaggio Parrocchiale con Parrocchia San Nicola di Bari di Pentone (CZ) 22,23,24 settembre 2022
Anche il Parroco Don Gaetano Rocca ha voluto testimoniare la solidarietà all'Azienda Guglielmo durante l'evento "La Tazzina della Legalità" Rotonda di Copanello in Stalettì (CZ) in data 27.09.2022
La Santa Messa celebrata d'estate all'aperto in Parrocchia
La celebrazione estiva in Parrocchia all’aperto, per sfuggire alla calura estiva del luogo fisico “Chiesa” ma sempre con la bussola del Mistero Eucaristico (di Don Gaetano Rocca, Parroco)
L’argomento celebrazioni estive non è trattato in nessun testo della Chiesa ma la liturgia celebrata in estate è da curare ancora con maggiore impegno in quanto l’ambiente e la particolare situazione dell’assemblea possono comportare già di per sé un forte e normale rilassamento.
Il codice di diritto canonico al canone 932 § 1 e 2 ci offre le indicazioni essenziali per la nostra risposta:
«§1. La celebrazione eucaristica venga compiuta nel luogo sacro, a meno che in un caso particolare la necessità non richieda altro; nel qual caso la celebrazione deve essere compiuta in un luogo decoroso.
§2. Il sacrificio eucaristico si deve compiere sopra un altare dedicato o benedetto; fuori del luogo sacro può essere usato un tavolo adatto, purché sempre ricoperto di una tovaglia e del corporale».
Il testo è molto chiaro in sé: ordinariamente si celebra nel luogo deputato senza possibilità di deroghe, questo per poter vivere in modo migliore la celebrazione dell’Eucaristia. Solo in un caso particolare, per necessità, è possibile derogare dalla prassi ordinaria. E innanzi tutto il luogo scelto deve essere decoroso non per un dato estetico ma per permettere un’attenta e attiva partecipazione al Mistero celebrato (questo ad esempio fa escludere immediatamente la spiaggia, luogo che sicuramente sta agli antipodi rispetto a quanto domanda la partecipazione all’Eucaristia).
Il secondo paragrafo diviene ancora più specifico e potrebbe essere oggetto di un attento studio che comporta anche la comprensione stessa del mistero eucaristico.
Da oltre un millennio la Chiesa celebra su un altare il sacrificio eucaristico e l’altare deve avere certi precisi requisiti (consacrato o benedetto), fuori dalla Chiesa è possibile usare un tavolo, realtà che ha tanta importanza ha negli scritti paolini. Ora questo tavolo deve essere prima di tutto adatto, aggettivo che lascia un po’ perplessi perché non si comprende bene cosa intenda a questo proposito il legislatore, salvo restando che non sia traballante e sufficientemente grande da poter sostenere sia il libro della celebrazione sia la patena col calice. In margine aggiungo che anche per la celebrazione fuori dell’edificio chiesa i vasi sacri, come pure i paramenti, devono conservare il loro ordinario decoro.
Si aggiunge che il tavolo deve essere ricoperto con una tovaglia, di cui non si specifica il colore, certo qualcosa di decoroso adatto per la liturgia, e inoltre non deve mai mancare il corporale su cui poggiare i vasi sacri. A questo credo si debba aggiungere che per una sana pastorale, anche estiva, la celebrazione deve essere decorosa e sobria secondo quanto stabiliscono le poco lette norme generali del Messale Romano.
Al testo del codice di diritto canonico fa eco l’istruzione Redemptionis sacramentum al n. 108: «La celebrazione eucaristica venga compiuta nel luogo sacro, a meno che in un caso particolare la necessità non richieda altro; nel qual caso, la celebrazione deve essere compiuta in un luogo decoroso. Su tale necessità sarà, di norma, il Vescovo diocesano a valutare secondo il caso per la propria diocesi».
La prima parte è l’esplicita citazione del codice di diritto canonico, la seconda affermazione chiama in causa il Vescovo, unico deputato a determinare la reale necessità e a scegliere il luogo conveniente perché si possa celebrare la liturgia domenicale.
Queste disposizioni sono chiaramente motivate nei Principi e norme del Messale Romano già ai nn. 17 e 18: «È perciò di somma importanza che la celebrazione della Messa, o Cena del Signore, sia ordinata in modo tale che i sacri ministri e i fedeli... traggano abbondanza di quei frutti, per il conseguimento dei quali Cristo Signore ha istituito il sacrificio eucaristico del suo Corpo e del suo Sangue... Si potrà ottenere davvero questo risultato, se, tenuto conto della natura e delle altre caratteristiche di ogni assemblea liturgica, tutta la celebrazione verrà ordinata in modo tale da portare i fedeli a una partecipazione consapevole, attiva e piena, esteriore e interiore, ardente di fede, speranza e carità...». Nello stesso documento, al n. 297, si torna a parlare della mensa per la celebrazione secondo il sopracitato canone del diritto. L’estate non fa sconti nella celebrazione, in qualunque luogo venga celebrata, e di questo sono garanti i Vescovi delle Chiese locali.
L'esperienza comune del pellegrinaggio della Parrocchia Madonna di Pompei e della Parrocchia Madonna di Termini ad Assisi, Cascia e San Gimignano (30 giugno 2022-03 luglio 2022)
Don Gaetano Rocca ed i parrocchiani durante il pellegrinaggio ad Assisi Cascia e San Gimignano (30.06.2022-03.07.2022)
Solennità del Santo Patrono San Vitaliano del 16 luglio 2022
Parrocchia Madonna di Pompei Orario Estivo delle celebrazioni, ritorna l'esperienza della Santa Messa Festiva alle ore 21:00
Veglia Diocesana di Pentecoste presso la Parrocchia Madonna di Pompei con Sua Eccellenza Vescovo Claudio Maniago
Sabato 4 giugno 2022 - Veglia Diocesana di Pentecoste presso la Parrocchia Madonna di Pompei
Giovedì 30 giugno 2022 - Domenica 03 luglio 2022 Assisi-Cascia-San Gimignano
08.05.2022 Sua Eccellenza Mons. Claudio Maniago ordina Don Antonio Lamanna "Sacerdote"
05.05.2022 Adorazione Eucaristica e celebrazione di Don Pino Silvestre in preparazione all'ordinazione presbiteriale di Don Antonio Lamanna
05.05.2022 la Comunità prega in preparazione all'ordinazione presbiteriale di Don Antonio Lamanna, terza vocazione sacerdotale della Parrocchia
La Parrocchia in festa annuncia l'ordinazione presbiteriale di Don Antonio Lamanna
Il programma delle celebrazione per l'ordinazione presbiteriale di Don Antonio Lamanna
Dal buio ... alla luce ... Buona Pasqua A.D. 2022
Messaggio alla Comunità A.D. 2022 (editing e creazione video a cura di Salvatore Bellavista)
Buona Pasqua A.D. 2022 (di Don Gaetano Rocca, parroco)

La tomba vuota, il mistero, le domande (di Don Gaetano Rocca, inserto culturale del quotidiano d'Italia "Mimì" del 17.04.2022)
Buon Venerdì Santo ... (da Padre Pio)
Il momento conclusivo della preghiera intima a Gesù durante la Veglia del Giovedì Santo di Don Gaetano, Padre Donatien e del Diacono Antonio Lamanna
L'Altare della Reposizione Giovedì Santo A.D. 2022
La"Lavanda dei Piedi" Giovedì Santo A.D. 2022
Il programma della Settimana Santa 2022 in Parrocchia ... attendendo la Luce della Resurrezione!
Il Mercoledì delle Ceneri in Parrocchia (02 marzo 2022 ore 18:00)
Digiuniamo e preghiamo per la fine della guerra in UCRAINA secondo le intenzioni di Papa Francesco (Mercoledì delle Ceneri, 02 marzo 2022)
Il Parroco e le fedeli della Parrocchia Madonna di Pompei presenti alla celebrazione del'insediamento di S.E. Mons. Claudio Maniago (Palasport Gallo di Catanzaro, 09.01.2022)
Ingresso di S.E. Mons. Arcivescovo Claudio Maniago 09.01.2022
Don Gaetano Rocca in qualità di Vice Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà accoglie S.E. Monsignor Claudio Maniago al mattino del 09.01.2022

Gli auguri di Natale del Parroco Don Gaetano Rocca (Natale del Signore 25.12.2021)
Il programma delle celebrazioni natalizie in Parrocchia
Benvenuto Eccellenza tra noi! (Annuncio del 29.11.2021 ore 12:00)
Domenica 17 ottobre 2021 - convocazione dell'Amministratore Apostolico per la solenne apertura del Sinodo della Chiesa 2021-2023 (la Messa Vespertina in Parrocchia non sarà celebrata)
Partecipare tutti al sinodo è un impegno ecclesiale irrinunciabile (Il discorso e l’omelia di Papa Francesco per l’apertura del Sinodo sulla sinodalità, 11 ottobre 2021)
Questo fine settimana si è aperta la prima fase della sedicesima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, il cui tema è “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Sabato, durante il momento di riflessione per l’inizio del percorso sinodale, Papa Francesco ha parlato delle tre parole chiave del titolo: comunione e missione servono alla Chiesa per contemplare e imitare la vita della Santissima Trinità, ma rischiano di rimanere un po’ astratte se non si coltiva una prassi ecclesiale che promuova il coinvolgimento partecipato di ciascuno, un’esigenza della fede battesimale. Solo così si può vivere questo incontro come un tempo di grazia che ci permetta di cogliere almeno tre opportunità:
«La prima è quella di incamminarci non occasionalmente ma strutturalmente verso una Chiesa sinodale: un luogo aperto, dove tutti si sentano a casa e possano partecipare. Il Sinodo ci offre poi l’opportunità di diventare Chiesa dell’ascolto: di prenderci una pausa dai nostri ritmi, di arrestare le nostre ansie pastorali per fermarci ad ascoltare. […] Infine, abbiamo l’opportunità di diventare una Chiesa della vicinanza. Torniamo sempre allo stile di Dio: lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza.»
Leggi qui il testo completo del discorso
Il pontefice ha poi parlato dei rischi: quello del formalismo, con il sinodo come evento di facciata e non percorso di effettivo discernimento spirituale; dell’intellettualismo, che fa rifuggire dai reali problemi della Chiesa; dell’immobilismo, perché adattare soluzioni vecchie a problemi nuovi non serve. Per una Chiesa diversa occorre aprirsi a ciò che Dio le vuole suggerire tramite lo Spirito Santo. Ieri, alla messa per l’apertura del Sinodo sulla sinodalità, il Papa ha proseguito il discorso nell’omelia, guardando all’episodio evangelico della domenica in chiave sinodale. Gesù «andava per la strada» (Mc 10,17), affiancandosi al cammino dell’uomo, e questo evento della Chiesa deve andare sulla stessa strada. Egli prima incontra il ricco, poi ascolta le sue domande e infine lo aiuta a discernere su che cosa fare per avere la vita eterna: incontrare, ascoltare, discernere dovranno essere i tre verbi da seguire.
«Il Sinodo è un cammino di discernimento spirituale, di discernimento ecclesiale, che si fa nell’adorazione, nella preghiera, a contatto con la Parola di Dio. […] Essa orienta il Sinodo perché non sia una “convention” ecclesiale, un convegno di studi o un congresso politico, perché non sia un parlamento, ma un evento di grazia, un processo di guarigione condotto dallo Spirito. In questi giorni Gesù ci chiama, come fece con l’uomo ricco del Vangelo, a svuotarci, a liberarci di ciò che è mondano, e anche delle nostre chiusure e dei nostri modelli pastorali ripetitivi; a interrogarci su cosa ci vuole dire Dio in questo tempo e verso quale direzione vuole condurci.»

Supplica alla Madonna di Pompei celebrazione del 03 ottobre 2021

Santa Messa e Supplica alla Madonna di Pompei - celebrazione del 03.10.2021

Qui si entra per amare Dio; di qui si esce per amare il prossimo ...

Vi presento la mia Comunità (di Don Gaetano Rocca)
Sono passati ben 50 anni dalla consacrazione della Parrocchia Madonna di Pompei di Catanzaro.
Come saprete dal luglio 2019 (qui il saluto alla comunità al momento del mio insediamento) il Signore mi ha affidato come Parroco questa variegata Comunità che quest'anno compie i suoi primi 50 anni di vita. Con la semplicità e l'impegno di tutti, seppur con le note difficoltà dovute al covid-19, stiamo vivendo il dono della nostra fede insieme, dal più piccolo al più grande cercando di non dimenticare nessuno, festeggiando questa grande grazia del Signore.
E come un miracolo del Signore, da qualche mese il primo gruppo di giovani dell'allora Parrocchia (il cosidetto GGP Gruppo Giovanile Parrocchiale di cui troverete bellissime testimonianze nel nostro spazio web), oggi uomini e donne del mondo spesso anche lontani fisicamente, stanno aiutandomi a ricostruire il "passato", per fornirne una testimonianza viva ed utile nel "presente" e capire bene le radici di questa Comunità e comprenderne con umiltà i bisogni da presentare al Signore.
E' un compleanno da festeggiare insieme! Seguiteci allora tutti ... e venite alla festa del Signore!
Auguri a tutti nel nome del Signore che guidi sempre i nostri passi.
Don Gaetano Rocca, Parroco
Auguri Comunità Madonna di Pompei - Di fecondità e pienezza (testimonianza di Lina Mancuso-Plastino)
UBUNTU è una semplice parola Swahili che racchiude un prezioso concetto, infatti significa: io sono perché noi siamo; termine magico che esprime tutta la mia storia, la nostra storia, in una sola parola.
Senza una comunità, un contesto sociale, non esistiamo.
Sì, io sono la donna (moglie, madre, insegnante, catechista) che sono oggi anche e, soprattutto, grazie alla comunità che si è fatta carico di me, della mia persona fin dalla mia adolescenza. Lo dico con orgoglio e con quella consapevolezza che è maturata e sempre più in me si rafforza: l’imprescindibilità della comunità, senza la quale non saremmo persone a tutto tondo, mancheremmo della parte più vitale di noi stessi perché siamo stati creati a immagine di Dio e la nostra esistenza si realizza e si compie quanto più viviamo la relazione Trinitaria nel qui e ora della nostra storia.
Una vita bella, piena, degna di essere sempre vissuta, sebbene il dolore, la fatica e la morte sono nostre compagne di viaggio e troppo spesso offuscano questa luce.
Per questo, col cuore colmo di gioia per questa divina avventura, voglio ringraziare ciascuna delle persone di questa comunità con le quali ho percorso un bel tratto di strada. Tante le ho ritrovate sul gruppo chat fortemente voluto dal nostro fantastico archivio storico vivente: Enzo Rappoli e da sua moglie: Raffaella Spinelli.
Il pensiero va alle persone che mi hanno appena sfiorata: tanti i volti e i nomi che porto scolpiti al centro del cuore; e va soprattutto alle tantissime persone che hanno contato davvero per la mia crescita e formazione umana e spirituale; anzitutto i cari padri francescani: p. Alfonso, p. Camillo, p. Giorgio, p. Francesco, p. Carmelo, p. Alessandro, p. Pasquale, tuttissimi. Quanta Grazia è passata attraverso loro.
Grazie a tutti i giovani di allora che, con la loro bella e sincera amicizia, mi hanno fatta sentire in “famiglia”. Ciascuno mi ha dato un pezzetto di sé arricchendomi immensamente.
Non dimentico nessuno e nel ringraziare Dio vi metto tutti nel Santo Calice dell’Eucarestia quotidiana, chiedendoGli di custodirvi Lui per me.
Non posso fare nomi, rischierei di fare torto a qualcuno e ognuno di voi vale infinitamente per me. Permettetemi però un ringraziamento particolarissimo al caro don Gaetano, attuale parroco di Madonna di Pompei, per la sua acutezza e sensibilità, tifoso acceso del nostro stare qui.
Un ultimo grazie lo devo, con affetto infinito, al nostro caro don Dino Piraino, alla sua tenerezza che mi ha accompagnata fin da allora. A lui devo la lettura e la passione per le Sacre Scritture e per la Liturgia delle Ore; lui infatti mi regalò Salterio e Bibbia (e tanti libri di spiritualità) vedendo la mia sete di Dio.
Se è vero, come dice un proverbio africano: che per crescere un bambino ci vuole un villaggio intero, noi ne siamo la conferma. Siamo stati accolti, cresciuti, accompagnati e amati da tutta la fantastica comunità di Madonna di Pompei e questo ci spinge a essere oggi testimoni e comunità educante per le nuove generazioni. Questa è l’essenza della Chiesa e la sua missione: dire con la nostra vita le grandi opere di Dio, di generazione in generazione. Vi porto tutti nel cuore, sempre in Dio.
Mancuso-Plastino Lina

Il team di religiosi a cui è attualmente affidata la cura pastorale dei fedeli
7 luglio 2019 Il saluto di Don Pino alla Comunità di Madonna di Pompei (2006-2019) e l'insediamento di Don Gaetano Rocca
Grazie Don Pino, la Comunità di Madonna di Pompei ti saluta!
Il Gruppo Scout AGESCI Catanzaro 5 (fondato nel 1973 - attivo)
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Non esiste Parrocchia senza una Comunità che la sostiene e la vive. Sono trascorsi già 50 anni ma abbiamo bisogno di tutti per andare avanti! E tu che fai? Noi ... ti aspettiamo!!!