STAFF RELIGIOSO
Don Gaetano Rocca (Parroco)
Don Gaetano Rocca, nasce a Catanzaro il 03 aprile 1965. Da adolescente alterna frequentazioni nella propria Parrocchia d’origine a periodi di assenza dalle istituzioni ecclesiali; ciò comunque serve a fortificare il proprio percorso spirituale giovanile. In età ormai adulta e quasi trentenne, a seguito di una forte riconversione spirituale nel periodo del Santo Natale del 1992, torna ad impegnarsi ancor con più intensità nella propria Parrocchia d’origine di “S.Pio X” in Catanzaro e tale impegno gli valse la “cooptazione” nella Consulta Giovanile Diocesana. Tante le esperienze spirituali vissute intensamente dopo quel periodo. Tra queste sicuramente la più arricchente nel 1997, con la conduzione di due anni di esperienza monastica in una Comunità post Conciliare, che lo ha portato a vivere in provincia di Crotone e poi in Lombardia e Romagna con brevi soggiorni in Francia e Svizzera. Dopo i due anni di permanenza in tale Comunità, consigliato dal proprio Padre Spirituale, ed a seguito di una richiesta scritta e benevolmente accolta dall’allora Arcivescovo Monsignor Antonio Cantisani, Don Gaetano Rocca entra nel Seminario propedeutico della propria Diocesi in Squillace (CZ). Si trasferisce l’anno successivo nel Pontificio Seminario Regionale “S.Pio X” di Catanzaro dove, dopo i cinque anni di studi ed il sesto anno di pastorale curriculare, riceve l’ordinazione diaconale dalle mani del nuovo Pastore Mons. Antonio Ciliberti, in Cattedrale di Catanzaro, il lunedì 6 Ottobre 2003, allorquando la Comunità celebrava la dedicazione della stessa e la memoria liturgica di San Bruno. Dopo pochi mesi, ancora diacono, viene affiancato ad un altro sacerdote come aiuto nelle attività pastorali. Si occuperà prevalentemente della Comunità Parrocchiale di Pentone. Il venerdì 2 aprile 2004, festa liturgica di S. Francesco di Paola, nella Chiesa Parrocchiale “San Pio X”, in Catanzaro, viene ordinato Sacerdote. La domenica successiva, “Domenica delle Palme” presiederà la Santa Messa per la prima volta nella Chiesa Parrocchiale “San Nicola di Bari” in Pentone, dove inizierà il proprio percorso con la comunità dei fedeli impegnata nel cammino comune di conversione quotidiana. Leggi ancora ...
Padre Ngalamulume Donatien Kabamukebi (Aiuo Parroco)
Nasce a Demba (Repubblica Democratica del Congo) il 12/10/1955 e viene ordinato presbitero il 23/09/1992 nella Diocesi di Mweka nella Repubblica Democratica del Congo. E' laureto in teologia presso l'Università Cattolica di Kinshasa (UCK) nella Repubblica Democratica del Congo; ottiene anche una licenza in filosofia presso l'Università di Lubumbashi (UNILU) nella Repubblica Democratica del Congo. Trasferitosi in Italia è negli anni 2018-2019 Vice Parroco presso la Parrocchia Satnta Maria delle Grazie di Mongiana (VV) e dalla seconda metà del 2019 è Vice Parroco presso la Madonna di Pompei di Catanzaro. Ha anche insegnato religione nella scuola media secondaria.
Francesco Severino (Diacono)
Ha iniziato il cammino diaconale nel 1975 facendo l’Assistente ai ragazzi del Seminario Minore Arcivescovile con l’allora Rettore Mons. Antonio Screnci.
Ha ricevuto da S.E. Mons. Armando Fares il 02.07.1979 il “MINISTERO STRAORDINARIO DELLA COMUNIONE”.
E’ stato istituito da S.E. Mons. Antonio Cantisani.
“LETTORE” il 03.07.1983; (riceve il ministero svolgendolo nella Comunità Madonna di Pompei).
“ACCOLITO” il 01.09.1984; (riceve il ministero svolgendolo nella Comunità Madonna di Pompei) “DIACONO” il 07.07.1991 (dal 1991 al 2000 nella Comunità di Pentone (CZ).
Ha svolto dal 20.11.2000 al 2008 il suo Ministero nella Comunità di “Madonna di Pompei” (retta da p. Giorgio Andolfi poi da don Pino Silvestre).
Dal 08.12.2008 al 2020 nella Comunità parrocchiale di Mater Domini.
Il 2020 ritorna nella Comunità di “Madonna di Pompei” insieme al Parroco don Gaetano Rocca
Incarichi ricevuti già svolti:
Segretario del Consiglio Diaconale Diocesano;
Consigliere con incarico di Tesoriere Nazionale della “Comunità del Diaconato in Italia”
Rappresentante dei Diaconi diocesani nel C.RE.DI. “Coordinamento Regionale Diaconi”
Coordinatore provinciale dei Diaconi delle Diocesi suffraganee all’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace (Crotone – Vibo Valentia – Lametia Terme) Leggi ancora ...
Membro della Commissione Regionale Migrantes nominato dalla C.E.C. (Conf. Episcopale Calabra)
Responsabile Regionale in qualità di Delegato Regionale Spettacoli Viaggianti nominato dalla CEC
Responsabile Diocesano per la Pastorale, in seno all’Ufficio Migrantes, nel Settore Circensi, Lunaparkisti, Fieranti, Bande musicali e quant’altro ricade negli spettacoli itineranti.
Relatore per la formazione dei Diaconi e in cammino per il diaconato in diverse Diocesi d’Italia.
Relatore corsi pre-matrimoniali diocesani e parrocchiali.
Relatore e Coordinatore Gruppi Famiglia parrocchiali.
Preparazione al Sacramento della Confermazione e Battesimo adulti e giovani.
Catechesi degli adulti
Titoli di studio
Diploma di Scuola di Formazione Socio Politica – Master Scuola di formazione di Pastorale Familiare – Scuola di Teologia per laici – Scuola di Teologia con indirizzo in Dottrina Sociale c/o l’Istituto “Pastor Bonus” aggregato alla P.U.L. (Pontificia Università Lateranense) in Roma.
Situazione familiare
Il 13 dicembre 1980 S.E. Mons. Antonio Cantisani ha benedetto le Nozze di Francesco con Annamaria i quali hanno ricevuto in “dono” dal Signore tre figli : Raffaele, Simone e Samuele.
Don Stefano Lafranconi (Sacerdote e Vice Parroco)
Ordinato Sacerdote da Sua Eccellenza Monsignor Claudio Maniago nella domenica del Buon Pastore 2022, Don Stefano Lanfranconi (proveniente dalla Parrocchia “Annunciazione” di Centrache) ha effettuato il percorso spirituale e umano nel Seminario Regionale “San Pio X” di Catanzaro e gli studi del biennio filosofico e del triennio teologico nell’Istituto teologico calabro. “Gioia ed emozione” nelle parole dell’Arcivescovo, mons. Claudio Maniago, che ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica nella Basilica dell’Immacolata a Catanzaro: “Stiamo vivendo un particolare momento di Grazia per la nostra diocesi, ma in verità, per tutta la Chiesa. E il nostro cuore è colmo di stupore nel vedere come il Signore non si è stancato di servire il suo popolo scegliendo fra di noi persone, oggi Antonio, Gianluca, Mirko e Stefano, scelte per essere fra noi, strumenti del suo amore misericordioso”.
Nei primi mesi del 2023 Don Stefano oltre al suo delicato compito di Segretario Particolare di S.E. Claudio Maniago è parte della Comunità di “Madonna di Pompei” insieme al Parroco Don Gaetano Rocca.
Antonio Lamanna (già Diacono presso la Parrocchia Madonna di Pompei ed ora Sacerdote presso al Santuario di Torre Ruggero in provincia di Catanzaro)
IL SENSO DELLA VITA E’ IN CRISTO: LO STUPORE DI UNA CHIAMATA
La mia testimonianza vocazionale è un dono di Gesù e ogni testimonianza è ricchezza di esperienze di vita ed esse donano valore pieno alla nostra esistenza. Fare esperienza di Dio è l’incontro più bello e affascinante della vita di una persona, con tutti i propri limiti e difficoltà di comprensione.
Questa esperienza per me è stata l’aver scoperto il senso della mia vita e quindi ricercare sempre quel desiderio di comprendere il progetto di Dio su di me.
L’unica cosa certa era la passione verso l’umano, anche grazie al contributo dei miei studi umanistici e la sensibilità verso l’ascolto, la comprensione e l’empatia nelle situazioni esistenziali: questi sono stati elementi importanti insieme al cammino di fede intrapreso con stabilità in parrocchia come catechista, a Catanzaro Lido nella parrocchia santa Maria di Porto Salvo e in seguito come regalo gratuito il Signore ha voluto il mio approdo in seminario, che ha definito meglio il mio percorso specifico, verificando in me sentimenti più profondi e diversi da quelli che pensavo. Leggi ancora ...
La mia ricerca sul senso della vita, dopo il periodo adolescenziale, mi ha dato il desiderio di voler capire se per questo mondo complicato ci potesse essere una speranza di salvezza. L’educazione come punto di partenza sul vero bene: questo era il mio cardine di partenza, questo ha dato un’impronta verso la scoperta di un legame forte tra mente e cuore, perché migliora la qualità della nostra vita nella fede. In seguito quindi ho maturato l’esigenza di ricercare l’umano immerso nel Vangelo di Cristo scoprendo la sua attualità nell’oggi.
L’origine della mia vocazione quindi è partita da una forte ricerca di senso della mia vita e ho cominciato a credere veramente in Dio solo grazie al suo Figlio Gesù che ha manifestato, con tanti piccoli segni nella mia vita, quella terapia che cura tutta la persona. Il vangelo mi ha consegnato per Grazia, pensieri profondi che aiutassero a conoscermi meglio e a comprendere, per quanto possibile, gli altri in una nuova prospettiva. La chiamata al sacerdozio è conseguenza di questo ascolto e arricchimento maturato nell’aver accettato me stesso come dono Suo e come desiderio di continuare la mia strada con umiltà e gioia nonostante le difficoltà e i limiti, ma Gesù vince sempre perché l’amore trionfa ed è più forte di qualsiasi paura: Dio è concreto in Gesù.
Gesù è l’amico per eccellenza, che si è affiancato nella mia vita, questa è la Grazia più grande: il miracolo interiore che ogni giovane, se si lascia stupire, può incontrare e farne esperienza, secondo il progetto personale che Dio ha voluto per ciascuno di noi.
Maturando nel corso degli anni mi sono imbattuto, anche nel percorso di seminario in alcune difficoltà che stavano mettendo in crisi la mia vocazione. Questa prova mi è servita tanto, non per darmi più risposte, ma per aver compreso che quella scintilla non si era mai spenta, ma è diventata un po' più forte senza ancora oggi comprendere il perché. L’unica certezza è l’amore: provare ad andare oltre i propri limiti perché si sogna una vita migliore, vera e autentica; difficile ma non impossibile. Sperare in questa realtà, poter sognare concretamente. L’arricchimento vicendevole e l’unione dei carismi è sempre stato un sogno per me: credere in una chiesa veramente universale. Arricchirsi nelle diversità è l’unica salvezza della nostra vita, e dona pieno senso alle nostre esistenze. Il vero miracolo sarà proprio quello delle relazioni umane autentiche, per quanto possibile nella verità e piene di amore. La Vergine Maria è stata una presenza, soprattutto negli ultimi anni, fondamentale per me: la donna della condivisione e dell’amore. La donna che ha condiviso con noi il dono più prezioso: suo Figlio Gesù.
Il mio percorso di seminario è terminato con l’iter formativo del VI anno dove sono presenti quattro stage formativi, l’ultimo da poco terminato, ma la maggior parte dei mesi si svolgono nelle parrocchie. Io ho svolto e sto continuando a svolgere il mio tirocinio pastorale nella chiesa Madonna di Pompei in Catanzaro. Da alcuni mesi da diacono, sto cercando di svolgere il mio servizio con umiltà, entusiasmo e voglia di imparare. Un’esperienza che mi sta aiutando a crescere oggi e anche per il futuro, grazie anche alla guida del parroco Don Gaetano Rocca e ai suoi collaboratori. Non posso che ricordare i vari gruppi parrocchiali in cui abbiamo cercato, e contiuniamo a condividere vari aspetti della vita parrocchiale. Ricordando i catechisti, il coro, gli scout, il gruppo caritas, di cui cerco di mettere a servizio il mio contributo e vivendo la vita della comunità per quanto possibile, nonostante questo tempo difficile di pandemia che stiamo vivendo. Auguro una crescita esponenziale della parrocchia: che si desideri crescere autenticamente per essere una comunità che condivida le proprie diversità. Questo può creare una vera rete di relazioni piene di significato che danno senso al nostro essere chiesa. Riprendo una frase a me molto cara del profeta Geremia: «Mi hai sedotto Signore e mi sono lasciato sedurre e hai prevalso» e a seguire mi dicevo: «Non penserò più a lui, non parlerò più in suo nome! ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo ma non potevo (Ger 20)». Per vivere ciò come dice San Paolo nella lettera ai Galati c’è bisogno anche di alimentare la nostra chiamata alla libertà dell’amore di Cristo, libertà di amare e libertà di non usare male la propria libertà: «Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state saldi e non lasciatevi imporre il giogo della schiavitù (Gal 5,1)». Infine come dice la lettera ai Filippesi, sapere di avere una meta da raggiungere rendendosi conto che non siamo arrivati alla meta ma ci sforziamo di raggiungerla perché siamo stati contagiati dall’amore di Cristo. Questi versetti possano essere uno stimolo anche voi e che la Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei aiuti ad illuminare le nostre menti e riscaldare i nostri cuori per desiderare di raggiungere il vero sogno concreto: entrare nel cuore di Dio per diventare uomini liberi nello Spirito e quindi santi!