Le vicende storiche (dagli scritti di Luigi Mariano Guzzo)
Anni 60. Sono gli anni della ripresa, degli impieghi di massa e del decollo urbano. La città di Catanzaro, come normale, si espande nelle sue arterie periferiche. La costruzione del Ponte “Morandi” (1966), uno dei primi del continente europeo per ampiezza della sua unica arcata centrale, facilita lo sviluppo di Catanzaro verso ovest, nelle zone di Gagliano.
E' tutta campagna. Con due piccole chiesette, una dedicata alla Mater Domini ed un’altra a Sant’Antonio, il territorio ha una popolazione che nel 1961 non conta neanche 300 abitanti, per la maggior parte coloni. In pochissimi anni, accanto alle case di privati, sorgono insediamenti per dipendenti di enti pubblici e statali, cliniche, scuole e modeste attività commerciali, nasce il Centro di Edilizia Popolare (C. E. P.). Al censimento del 1971, dieci anni dopo, gli abitanti superano i 6 mila. Leggi ancora ...
Si sente forte l’esigenza di una cura spirituale per quelle anime. La parrocchia di Gagliano non può garantire il servizio pastorale, sia per l’estensione del territorio sia per la densità della popolazione. E così la diocesi pensa di istituire una parrocchia nella zona propriamente detta di Sant’Antonio, e, più a nord, la vicaria curata autonoma di Mater Domini (quest’ultima sarà eretta parrocchia il primo novembre del 1982 dall’arcivescovo mons. Antonio Cantisani).
La parrocchia del quartiere CEP, affidata alla sollecitudine dei frati Cappuccini, la si vuole dedicare alla “Madonna di Pompei”. Perché questa scelta? Il motivo è, molto probabilmente, da ricercare nella forte devozione mariana di mons. Armando Fares, arcivescovo di Catanzaro e vescovo di Squillace.
Nella Bolla di nomina del primo parroco, padre Alfonso Rosario Di Bartolo, del 29 settembre 1971, il vescovo stesso scrive che la Parrocchia è stata dedicata alla Madonna di Pompei «in attestato alla nostra devozione personale e di quella che il nostro popolo nutre verso la Madonna del Rosario, tanto venerata nel Santuario di Pompei». Inoltre proprio in quegli anni (7 ottobre 1973) ricorre il Quarto centenario della festa del Rosario. Un’occasione in più, insomma, per intitolare la nuova realtà parrocchiale alla Madonna di Pompei.
Dopo circa un decennio dall’incremento demografico, si procede alla costruzione della Chiesa parrocchiale di “Madonna di Pompei”, in un terreno acquistato a valle della strada provinciale dal Comune di Catanzaro. L’arcivescovo Armando Fares l’uno dicembre 1970 pone la prima pietra del sacro edificio ed avvia i lavori di edificazione. Già l’8 maggio 1971, prima dell’istituzione ufficiale della Parrocchia, padre Leone Macrì celebra la santa messa, all’interno della struttura in rustico, nel giorno della Supplica alla Madonna di Pompei.
Timeline storica (anni 1970-2005)
1970 - 1972 Costruzione intero bene
Monsignor Armando Fares pose la prima pietra l’1 dicembre 1970, firmava la bolla di erezione della nuova parrocchia con il titolo “Madonna di Pompei”. Lo stesso Arcivescovo con lettera del 12.01.1971 comunicava l’affidamento dell’erigenda chiesa alla provincia monastica dei Padri Cappuccini di Reggio C. – Catanzaro. La prima S. Messa è stata celebrata l’8 maggio 1971, giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Con bolla del 29 .09,1971 Mons. Fares nominava P. Alfonso Di Bartolo primo parroco. Il decreto per l’erezione della casa religiosa fu firmato nel 1972, è dello stesso anno l’affidamento della parrocchia “in perpetuum” ai Frati Minori Cappuccini. Il 30 settembre fu solennemente consacrata la Chiesa ed il 1 ottobre 1971 fu consacrato l’Altare Maggiore e celebrata la S. Messa.Leggi ancora ...
1977 - 2005 Ristrutturazioni ed arricchimenti artistici
L’artista Cappuccino Padre Ugolino Da Belluno realizzò la vetrata della facciata con vetri istoriati e ispirandosi ai misteri dolorosi del rosario, l’inaugurazione è del 4 ottobre 1977. Dopo l’Epifania del 1981 Padre Ugolino iniziava i lavori per la realizzazione di un grande mosaico alla parete centrale dell’abside, l’8 maggio alla presenza del nuovo Arcivescovo Mons. Antonio Cantisani fu inaugurato il mosaico. Nel 1984 risistemato il portico all'interno della chiesa al posto delle porte è stata realizzata una vetrata istoriata da P.Remo Rapone Cappuccino e discepolo di P.Ugolino. Il maestro ha voluto rappresentare la Resurrezione del Cristo con la tomba vuota e il Risorto, i pani e i pesci simboli dell’eucarestia, in continuità con la vetrata superiore della facciata. I vetri delle finestre delle navate laterali vengono sostituiti con vetri istoriati che illustrano il “Cantico delle Creature” di S. Francesco d’Assisi. Nel 1987 furono completate le vetrate della navata centrale.
2006 - 2019 Arricchimenti pittorici
L’artista pittore Nunzio Ardiri ha realizzato numerose opere pittoriche ad arricchimento del patrimonio artistico della Chiesa.
Sintesi
La chiesa, realizzata in cemento armato negli anni '70, presenta una pianta a croce latina con tre navate divise da pilastri, la navata centrale è più alte delle laterali. Nel 1977 l'artista p. Ugolino Da Belluno, cappuccino realizza la vetrata della facciata con vetri istoriati e ispirandosi ai misteri dolorosi del SS. Rosario. Nel 1981 lo stesso Padre Ugolino inizia i lavori per la realizzazione di un grande mosaico parietale nell'abside inaugurate l'8 maggio 1981. Nel 1984, dopo aver ridisegnato il portico della chiesa, viene realizzata da p. Remo Rapone, cappuccino in continuità con la vetrata superiore della facciata una vetrata istoriata che rappresenta la Resurrezione del Cristo. Le finestre delle navate laterali vengono decorate con vetrate istoriate, realizzate da p. Remo Rapone. Nel 1987 vengono completate le vetrate della navata centrale, realizzate anch'esse da p. Remo Rapone, come compimento dell'arredo interno della chiesa p. Remo Rapone ha realizzato: la Croce astile, l'ostensori i candelabri dell'altare maggiore e il candelabro per il cero pasquale. L' area presbiteriale, è stata ristudiata nel 1981 dall'artista padre Ugolino da Belluno. L'intervento ha previsto una mensa fissa sollevata su due gradini,in marmo con in centro una decorazione a mosaico raffigurante la Pax, sul lato destro destro l'ambone semicircolare in mosaico, sul lato sinistro il fonte battesimale di forma circolare anch'esso in mosaico, sul lato destro sono state state sistemate tre sedie in muratura e marmo di cui la centrale per il celebrante, e altre tre sul lato sinistro.
Dal 2005 la Fraternità dei Padri Cappuccini è stata chiusa e la Parrocchia è stata restituita alla Curia Arcivescovile di Catanzaro con la nomina di un nuovo Parroco.
L'arte della Chiesa Madonna di Pompei di Catanzaro (dal bellissimo libro di Padre Aldo Mercurio per i 35 anni, Grafiche Simone CZ, 2008)
L'arte della Chiesa Madonna di Pompei di Catanzaro (dal testo di Luigi Mariano Guzzo per i 40 anni, Edizioni la Rondine, anno 2012)
L'arte della Chiesa Madonna di Pompei di Catanzaro arricchita dalle opere del pittore Nunzio Ardiri
La Parrocchia "Madonna di Pompei" in Catanzaro (di Padre Aldo Mercurio, Grafiche Simone, 2009 Catanzaro)
A Padre Aldo Mercurio, uno dei Frati Minori Cappuccini che fino al 2005 hanno condotto la Chiesa Parrocchiale di Madonna di Pompei, si deve il primo bellissimo testo che descrive i primi 35 anni di vita della Comunità di Madonna di Pompei in Catanzaro. Il testo è un pregevolissimo lavoro di ricerca, da cui traspare l'amore e la dedizione esperienziale della vita sacerdotale condotta per la Comunità e dalla Comunità ed anche il progresso e l'evoluzione architettonica subita nel tempo dal manufatto ecclesiastico. La Comunità di Madonna di Pompei ringrazia il Signore per questo dono che Padre Aldo, con fatica e perseveranza ha lasciato perché i fedeli tutti possano sempre ripercorrere la via di spiritualità indicata dalla Madonna di Pompei a cui la Chiesa Parrocchiale a devozione è dedicata.
Il mosaico di una comunità (di Luigi Mariano Guzzo, Edizioni la Rondine Catanzaro, 2012)
Il 04 maggio 2013 presso la Chiesa “Madonna di Pompei” veniva presentato il volume di Luigi Mariano Guzzo dal titolo "Il mosaico di una comunità"; Luigi Mariano Guzzo, giornalista, come recita il sottotitolo del volume, ha voluto compiere “un viaggio nella parrocchia Madonna di Pompei di Catanzaro nei suoi primi 40 anni di storia”. L’opera, edita da “La Rondine” di Catanzaro, è pregiata della presentazione dell'allora Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Mons. Vincenzo Bertolone e della prefazione del Parroco pro tempore Mons. Giuseppe Siilvestre. Nei nove capitoli, racchiusi nelle oltre 140 pagine del volume, l’autore ha ripercorso la vita della Parrocchia, inevitabilmente intrecciatasi con la vita civile, sociale e politica del quartiere “Mater Domini” di Catanzaro. Alla presenza dell’autore ed al termine della presentazione del libro è stata inaugurata una mostra fotografica sugli eventi promossi per il 40° anniversario a cura del pittore Nunzio Ardiri, una rassegna stampa sui festeggiamenti del 40° anniversario curata da Teobaldo Guzzo ed una mostra delle opere realizzate dai bambini del catechismo sul tema dell’ ”Anno della Fede”.
Recensione del libro (La Rondine)
L'essenza della storia, di ogni storia sta nel ricordare, nel tramandare, nell'attendere. Non per nulla una delle parole chiave della Bibbia è «ricorda» (Zakhor). La memoria è la linea di giuntura tra passato e presente. La memoria grata esprime l'omaggio verso chi ha operato prima di noi, ma contempla anche una coscienza che tiene presente il vissuto e il passato, la cui lezione illumina il presente. Il libro di Luigi M. Guzzo è ad un tempo uno spaccato di una realtà ed un viaggio, appunto, nella memoria.
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